Secondo Apollodoro, durante la Gigantomachia il gigante fu scorticato da Atena e con sua pelle la dea ottene l’Egida.
Due autori (Clemente Alessandrino e Cicerone) scrivono invece che Pallante sia stato il padre di Atena e che sia stato scorticato dopo un tentativo di violentarla.
Da Epicarmo provengono frammenti che aggiungono che fu da questo episodio che la dea prese l’epiteto di Pallade.
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Quando (nell’XI libro dell’Odissea) Odisseo incontra l’anima di Tiresia, vecchio profeta che sapeva prevedere il futuro, essa gli predice che la sua fine giungerà lontano dal mare e gli dà istruzioni per placare l’ira di Poseidone. Secondo la Telegonia Odisseo giunse in Tesprozia e, una volta effettuati i sacrifici al dio del mare, incontrò Callidice, che, innamoratasi di lui, lo sposò e per trat
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Lacoonte aveva sconsigliato i suoi concittadini troiani di introdurre nella città il cavallo di legno lasciato dai Greci ingannevolmente come voto e poi corse verso di esso scagliandogli contro una lancia che ne fece risonare il ventre pieno. Quindi proferì la celebre frase: ”Timeo Danaos et dona ferentes” (Temo i greci, anche quando portano doni)
Ma subito dopo la dea Pallade Atena, che partegg
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Oltre ad Aiace Telamonio, c’è anche un altro Aiace che compare nell’Iliade, si tratta di Aiace d’Oileo, un personaggio della mitologia greca e fu un principe della Locride che partecipò alla guerra di Troia. Era famoso in tutta la Grecia per le abilità nel tiro con l’arco e nella corsa ma anche per la sua rozzezza ed arroganza. Pittori, poeti e scrittori si sono lasciati ispirare per secoli dall
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Atena è dunque associata alla leggerezza grazie al volo della nottola, leggerezza che si riflette nel pensiero, nelle arti e nel suo stesso sapere. La figura-chiave della nottola venne ripresa dal filosofo tedesco Georg Hegel, legandola alla funzione della filosofia. L’uccello notturno inizia il proprio volo soltanto sul far della sera, quando oramai il tramonto si è presentato nel cielo. Il comp
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Alcuni raccontano che, dopo avuto dormito con Alcmena, Zeus dichiarò fra gli dei che il discendente di Perseo che avrebbe visto la luce del sole per primo sarebbe stato re di Micene. La moglie Era, meditando vendetta per il tradimento con Alcmena persuase la dea di parto Ilizia a ritardare il parto della ragazza, cosicché potesse nascere prima Euristeo, sebbene fosse un bambino di sette mesi. E d
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Diomede decise di abbandonare la città, imbarcandosi per l’Italia. Entrando in Adriatico si fermò nei porti insegnando alle popolazioni locali la navigazione e l’allevamento del cavallo.
La diffusione della navigazione, arte sotto la protezione di Afrodite, forse aveva l’intento di ottenere il perdono dalla dea nata dalla spuma del mare. In ogni caso si realizza così una straordinaria trasformaz
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Cassandra profetizzò sciagure quando il fratello partì per raggiungere Sparta, predicendo il rapimento di Elena e la successiva caduta di Troia. Ritenuta una delle più belle fra le figlie di Priamo ebbe diversi pretendenti, fra cui Otrioneo di Cabeso e il principe frigio Corebo, morti entrambi durante la guerra di Troia, il primo ucciso da Idomeneo, l’altro da Neottolemo (o Pirro, figlio di Achil
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Dì lì a poco Cadmo e i suoi compagni incrociarono una vacca diretta ad oriente e la seguirono. L’animale si fermò solo al centro della Beozia: qui Cadmo decise di edificare la città. Nel frattempo volle sacrificare la vacca alla dea Atena, ma nel mentre i suoi compagni stavano per attingere l’acqua d’una sorgente lì vicina, il drago che la custodiva li attaccò. Cadmo accorse e riuscì ad uccidere
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Una leggenda narra che, avendo un giorno Atena, Poseidone e Prometeo sottoposto al suo giudizio tre loro opere, la casa, il toro e l’uomo, Momo le criticasse tutte e tre: la casa, perché non si può trasportarla da un luogo all’altro; il toro perché ha le corna ai lati della testa anziché sulla fronte e perciò più scomode per colpire; l’uomo infine perché non ha nel petto una finestra che permetta
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Il suo nome significa “prudenza” ma anche “perfidia“. Fu lei a salvare il padrone dei fulmini (Zeus) da Crono, suo padre. Era stato infatti predetto che uno dei figli l’avrebbe detronizzato uccidendolo, per cui egli, per essere sicuro, divorava vivi la sua progenie. Meti consegnò una droga al titano che vomitò tutti i suoi figli. Secondo il mito Meti è stata anche la prima amante (e forse la prim
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Encelado stava per raggiungere la vetta dell’Olimpo, ma la dea Atena, dea di giustizia, temperanza e sapienza, indossata la sua armatura, scagliò la dea Nike (vittoria) contro il gigante; questi tentò di fuggire ma la dea brandì lo scudo della giustizia, che tante volte nella raffigurazioni viene appoggiato alla sua gamba sinistra, e lo scagliò contro il gigante.
Encelado colpito in pieno petto
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Atena era, insieme a Zeus, la divinità più venerata dell’Olimpo greco, e il suo culto permeava in pratica tutte le aree di cultura ellenica, dalla Grecia propriamente detta all’Asia minore fino all’Italia meridionale. Tale diffusione era favorita dal gran numero di requisiti e poteri attribuiti alla dea. In particolare concorreva al successo di Atena il ruolo, universalmente riconosciuto, di prot
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Meno noto è il calculus Minervae, ossia la pietra Minervae, che ancora oggi ha una valenza importante in democrazia, ossia il voto decisivo in un organo collegiale che fosse in istallo per parità di voti su di una proposta, equamente approvata ed avversata dal medesimo numero di componenti. Si tratta della traduzione latina dell’Athenas psephos, il coccio che il presidente deponeva nell’urna per
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Ares fa parte dei dodici dei olimpici ed era il dio della guerra e della violenza, figlio di Zeus e di Era. Attorno a lui, l’immaginazione popolare vedeva tutta una processione allegorica: Eris (la discordia), Deimos (il timore) e Phobos (lo spavento), Enyo (dea della guerra) ed i Kères (divinità infernali dell’omicidio e della morte violenta). Riempiva l’Olimpo con il rumore dei suoi litigi ed e
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Atena rimase molto turbata dall’audace affermazione di Aracne, ma decise di dare alla giovane donna la possibilità di riscattarsi. Si presentò ad Aracne travestita da una vecchia per invitarla a stare attenta a non offendere gli dèi onde evitare la loro ira. Aracne era molto dotata nell’arte della tessitura. Non solo i suoi prodotti finiti erano belli, ma l’atto stesso del suo tessere era uno spe
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Dalla grande ferita, con un grido di gioia, balzò nella luce dell’Olimpo una giovane donna, cinta di elmo e di corazza, brandendo una lunga lancia: Minerva, la saggezza armata. Minerva fu bella, fiera, saggia e risoluta. Come vide che ogni Dio aveva assegnata a sé una regione della Grecia dove riceveva culto speciale, volle anche lei la sua terra e il suo tempio, e cercò. La scelta cadde sopra l’
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Nella leggenda maggiormente accreditata, Tifone, o Tifeo, è un mostro figlio di Gaia, la Terra, e del Tartaro; ma si racconta anche una storia bizzarra: Gaia aveva calunniato Zeus e la moglie Era, che le aveva creduto, chiese a Crono una vendetta adeguata contro i misfatti del divino consorte. Crono le dette due uova da lui fecondate che, sotterrate, generarono Tifone, mostro capace di spodestare
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Zeus aveva confinato nel Tartaro i Titani ed i Giganti, loro fratelli, tentarono di vendicarli muovendo guerra agli Dei andando all’assalto dell’Olimpo. Questa azione viene chiamata Gigantomachia che
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